Nel racconto dell’incontro di Gesù risorto con i discepoli, avvenuto otto giorni dopo Pasqua, possiamo cogliere quattro pilastri su cui si edifica la Chiesa.
Quattro colonne che devono rimanere solide, in ogni tempo, alla base di ogni comunità cristiana, dalla famiglia domestica alle associazioni, dai gruppi di appartenenza alle parrocchie, dalle piccole realtà civili al grande consorzio planetario.
Questi pilastri li deduciamo dalle parole stesse del Risorto:
1. “Pace a voi”;
2. “Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi”;
3. “Ricevete lo Spirito Santo “;
4. “A coloro a cui perdonerete …”.
La pace è il primo dono di Gesù risorto, quasi a significare che senza di essa nessuna aggregazione (di fede e non) può esistere e resistere alle difficoltà.
Il secondo pilastro è la missione: siamo inviati da Gesù, come lui e per lui, a portare il suo amore e il suo messaggio al mondo intero.
Quando la Chiesa dimentica questa missione ogni attività perde valore salvifico, consistenza ed efficacia.
Il terzo pilastro è la vita nello Spirito Santo da accogliere nei Sacramenti, a partire dal Battesimo, e alimentare nella preghiera.
Lo Spirito Santo illumina, guida, accompagna e fortifica ogni comunità, che ne è suo Tempio; e ogni comunità senza lo Spirito Santo, senza vicinanza ai sacramenti e senza preghiera, è un edificio destinato a crollare.
Infine il perdono, sia inteso come sacramento della Riconciliazione, sia inteso come atteggiamento di riconciliazione tra i fedeli.
Una famiglia in cui non si è capaci di perdonarsi a vicenda è una famiglia in agonia.
Don Michele Fontana
