“Eucaristia significa pace”. Questo è il messaggio simboleggiato nell’altare della reposizione.
Le strisce di stoffa colorata sparse per terra rappresentano le individualità: le singole persone, i gruppi, le etnie, i popoli, le Nazioni. Ciascuna ha un suo colore, una sua bellezza, una sua particolarità che la rende unica e importante per ogni altra.
Spesso però le individualità si annodano perché le vite affrontano difficoltà; quasi sempre s’incrociano con altre individualità, con cui talvolta entrano in conflitto generando liti, accendendo discussioni, innescando guerre, creando disagi e sofferenze alimentate da gelosie e invidie.
Ogni nodo, ogni conflitto, è causa di lacrime e sangue, dispiaceri e paure, vite che si spezzano e orizzonti che si oscurano.
Dall’incontro con Gesù nell’Eucaristia le diversità possono trovare armonia pur nella differenza. Questa è la vera pace, non apparente silenzio delle armi, ma arcobaleno di speranza.
La grande ostia che vediamo rappresentata, nel cui cuore rifulge l’Eucaristia, è formata da centinaia di piccole particole; piccole ostie che significano ciascuno di noi.
Ognuno, in Cristo, è un’ostia vivente: cibo d’amore e di pace per l’umanità. Tutti insieme diamo forma, corpo, vita e sostanza al cuore di Gesù, permettendogli di giungere in ogni luogo, in ogni tempo, per amare e servire ogni persona.
Buona adorazione!
