La parola Epifania è di origine greca e significa manifestazione.
Il 6 gennaio, infatti, la Chiesa celebra la “manifestazione” di Gesù a tutta l’umanità rappresentata dai Magi, che giungono dall’estremo oriente guidati dalla straordinaria luce di una stella.
La narrazione liturgica del cammino di questi sapienti astronomi invita a riflettere su cosa ha permesso loro l’epifania: l’apparire di una stella speciale.
Nel firmamento della vita di ogni uomo brillano infinite stelle, dando luce nei momenti bui, riempiendo gli sguardi di meraviglia. Ad esempio: le manifestazioni d’affetto; le parole di consiglio; i discorsi di sapienza; gli episodi di speranza. Tra tutte queste, una in particolare accompagna a Gesù: la Carità.
In ogni gesto d’Amore nasce una cometa che “manifesta” ai cuori l’amore di Dio.
All’inizio della prima lettura della Messa di questa solennità, il profeta Isaia esorta ciascuno gridando: “Àlzati, rivestiti di luce“.
Questo è, in fondo, l’invito dell’Epifania: alzarci dalle vite sedentarie e rivestire le nostre giornate di carità, di gesti concreti d’amore gratuito e disinteressato, rivolto agli altri, per Gesú.
Rivestite della luce speciale che proviene dall’amore, le nostre opere diventano “comete” che illuminano le “notti” e accompagnano a Gesù.
Buona luce a tutti.
Don Michele Fontana