Home / Riflessioni / Chiesa tra le chiese, casa tra le case

Chiesa tra le chiese, casa tra le case

Anticipiamo un contributo di don Michele Fontana per un libretto diocesano sulla Cattedrale di Catanzaro che sarà pubblicato in occasione dei 900 anni della sua storia.

1. Cos’è la Cattedrale
Il sostantivo “cattedrale” trae origine dall’aggettivo che denota un particolare tempio sacro all’interno della diocesi: la “Chiesa cattedrale”, appunto.
Così definita, s’indica in maniera esplicita la chiesa in cui si trova la “cattedra” del vescovo.
Attualmente con il termine cattedra verrebbe in mente il banco dei professori, ma nel significato originario più che il banco indicava la “sedia” dei maestri. La sua origine latina (cathedra), infatti, viene a sua volta da una parola greca con cui si designava una particolare sedia con spalliera, senza bracciali, utilizzata dai filosofi negli insegnamenti.
In epoca cristiana questo termine passò a indicare la sedia su cui siede il vescovo negli atti ufficiali d’insegnamento e durante le funzioni liturgiche più importanti.

2. Chiesa tra le chiese
La chiesa Cattedrale è il luogo per eccellenza in cui si esprime e si vive la piena comunione con il Vescovo e, insieme a lui, con tutta la Chiesa universale.
La collocazione al centro della diocesi e della città in cui è edificata è una prima forma di catechesi: mostra visivamente la funzione di essere “chiesa tra le chiese”, come una madre in mezzo ai figli.
La parola di Dio in essa proclamata e insegnata, e la grazia santificante in essa elargita, partendo dal cuore pulsante di questo edificio s’irradiano per tutta la diocesi, fornendo riferimento per ogni parrocchia, guida e nutrimento per ogni cammino di fede, stimolo per costruire le città degli uomini nella carità, nella solidarietà, nella giustizia, nella verità e nella pace.

3. Casa tra le case
In quanto luogo dove dimora stabilmente il Signore, la Cattedrale è una “casa tra le case”, permettendo al Signore di farsi prossimo a ogni abitazione e ogni famiglia per condividere le esperienze della vita di ciascuno.
Tale dimensione si rivela in modo tutto particolare quando si ammira il Duomo di Catanzaro che artisticamente, a prima vista, può sembrare freddo e senza grandi ricchezze.
Questa caratteristica di nuda essenzialità paradossalmente manifesta tutta la bellezza e ricchezza della nostra Chiesa locale: una Chiesa che da secoli vive “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono” (Gaudium et Spes, 1). Quando la città è stata rasa al suolo dai terremoti, anche la Cattedrale è stata distrutta; quando il territorio ha subìto i bombardamenti anglo-americani, anche il Duomo di Catanzaro ha condiviso la devastazione; quando nel periodo postbellico la popolazione cercava di rinascere dalle macerie materiali ed economiche, attraversando un triste momento di povertà, anche la Cattedrale è stata ricostruita con difficoltà, grazie al contributo della povera gente, condividendo la situazione sociale dei catanzaresi, senza sfarzi e ricchezze (affreschi di valore, quadri d’autore, mobili intagliati, vasi sacri preziosi, ecc.).
Proprio per questo amiamo la nostra Cattedrale: perché la sentiamo parte della nostra vita; perché il suo edificio parla della storia dei nostri genitori; perché è per eccellenza immagine di una Chiesa in mezzo alla gente.

4. La Cattedrale mostra che la Chiesa è “una”
La Cattedrale è segno della porzione del popolo di Dio riunita intorno al proprio Pastore.
La centralità dell’edificio e la sua stessa struttura, ma soprattutto i riti e le cerimonie che in esso si celebrano e nei quali l’intera Comunità diocesana si riunisce, sono segno visibile della comunione della Chiesa che è una per la sua origine (la Santissima Trinità), per il suo Fondatore (Gesù Cristo), per la sua anima (Lo Spirito Santo).
Nel ritrovarsi intorno al Vescovo, la Chiesa si mostra “una” e nello stesso tempo arricchita della diversità che proviene dalla varietà dei doni di Dio e dalla molteplicità delle persone che li ricevono. La provvidenziale abbondanza di tale diversità non si oppone all’unità.
Vincolo dell’unità è la carità; fondamento è la professione di una sola fede; sua forza è la celebrazione comune del culto divino (soprattutto dei sacramenti); sua certezza è la successione apostolica; sua concretezza è il servizio verso tutti, soprattutto gli ultimi.

5. La Cattedrale mostra che la Chiesa è “santa”
La sacralità della Cattedrale rivela che la Chiesa è “santa” perché luogo in cui il Popolo di Dio si unisce in modo del tutto particolare a Cristo e da lui è santificato. Per mezzo di lui e in lui diventa anche spazio santificante perché tutte le sue attività convergono, come a loro fine, verso la santificazione degli uomini e la glorificazione di Dio in Cristo.
Nella Cattedrale, più che in ogni altro edificio sacro, si offrono nella pienezza tutti i mezzi di salvezza, permettendo di acquistare la santità per mezzo della grazia di Dio.
La Cattedrale, inoltre, parla di una Chiesa che è santa pur comprendendo nel suo seno dei peccatori. Perciò la Comunità soffre e fa penitenza per tali peccati, da cui peraltro ha il potere di guarire i suoi figli con il sangue di Cristo e il dono dello Spirito Santo.
Canonizzando alcuni fedeli, ossia proclamando solennemente che essi hanno praticato in modo eroico le virtù e sono vissuti nella fedeltà alla grazia di Dio, la Chiesa riconosce la potenza dello Spirito di santità che è in lei, e sostiene la speranza dei fedeli offrendo loro i santi quali modelli e intercessori.

6. La Cattedrale mostra che la Chiesa è “cattolica”
La Cattedrale, inoltre mostra il volto “cattolico” della Chiesa. La parola “cattolico” significa universale.
Pertanto, la Chiesa è cattolica perché in essa è presente l’universalità, la pienezza del corpo di Cristo unito al suo Capo. Ciò implica che essa riceve da lui in forma piena e totale i mezzi di salvezza che egli ha voluto: confessione di fede retta e completa, vita sacramentale integrale e ministero ordinato nella successione apostolica.
La Chiesa è cattolica anche nel senso che è inviata in missione da Cristo all’universalità del genere umano.
Mandata da Dio per essere sacramento universale di salvezza, la Chiesa si sforza di annunciare il Vangelo a tutti gli uomini, traendo la forza del suo slancio missionario dall’amore di Dio. Lo Spirito Santo è il protagonista di questa missione.

4. La Cattedrale mostra che la Chiesa è “apostolica”
La Cattedrale, chiesa per eccellenza del Vescovo, mostra soprattutto il volto di una Comunità “apostolica”, cioè fondata sugli Apostoli.
La Chiesa, infatti, è apostolica in un triplice senso:
—è stata e rimane costruita sul fondamento degli Apostoli, testimoni scelti e mandati in missione da Cristo;
— custodisce e trasmette, con l’aiuto dello Spirito che abita in essa, l’insegnamento, il buon deposito, le sane parole udite dagli Apostoli;
— fino al ritorno di Cristo, continua a essere istruita, santificata e guidata dagli Apostoli grazie ai loro successori.
Tutta la Chiesa è apostolica in quanto rimane in comunione di fede e di vita con la sua origine attraverso i successori di san Pietro e degli Apostoli.
Tutta la Chiesa è apostolica, in quanto è inviata in tutto il mondo, e tutti i membri della Chiesa, sia pure in modi diversi, partecipano a questa missione.